Archivi del giorno: venerdì 11 gennaio 2019

comunicato RSU Regione Toscana sui licenziamenti in Regione Toscana

RSU – Regione Toscana
Iniquità e inadeguatezza
 

I 16 provvedimenti di licenziamento adottati dall’Amministrazione dimostrano la gravissima iniquità e inadeguatezza dei vertici amministrativi del nostro Ente.

Iniquità: perche’ non è stato adottato nessun criterio di responsabilità e proporzionalità nell’applicazione della sanzione e non si è tenuto in alcun conto la diversa gravità dei comportamenti che sono alla base delle contestazioni mosse (il doppio lavoro non può essere assimilato ad una pausa caffè!) né della storia professionale dei colleghi; per aver agito in modo indiscriminato con provvedimenti pesantissimi a fronte di contestazioni erariali di poche centinaia di euro (e a fronte di un presunto danno erariale complessivo di circa 30.000 euro da paragonare ai costi astronomici dell’inchiesta della magistratura, complimenti!)

Inadeguatezza: per aver strutturato un’articolazione territoriale priva di un vero presidio organizzativo; per non aver impedito il protrarsi di comportamenti palesemente illeciti che sono stati alla base dell’inchiesta della magistratura; per non aver prevenuto comportamenti distorti da parte del personale e per non aver vigilato su eventuali distorte interpretazioni in materia di orario che si sono protratte nel tempo, da sempre, e comunque almeno per i circa 20 mesi della indagine della Magistratura; per aver fatto ricorso ad uno scellerato parere esterno invece che servirsi (come giusto e doverso) dell’Avvocatura regionale; per aver assunto acriticamente le conclusioni di tale parere che, a nostra conoscenza, assumono semplicemente come criterio la somma dei minuti di assenza ingiustificata.

Ma la responsabilità di tutto questo non può essere limitata ai vertici amministrativi: è chiaro che questi hanno ricevuto un preciso mandato politico, a partire dalla decisione di Giunta del 6 settembre, un preciso mandato con cui la Giunta regionale, nei confronti dei dipendenti pubblici, dei propri dipendenti, si allinea alle politiche populiste, rancorose e forcaiole che denuncia su altri temi a livello nazionale, ricevendo per questo anche il plauso della ministra Bongiorno (complimenti di nuovo!).

Chiediamo un incontro urgente con il Presidente della Giunta regionale, non siamo carne da macello, i licenziamenti devono essere ritirati.

la giustizia è altrove

Massa: 16 colleghi (i nostri colleghi!) licenziati su 21, gli altri 5 sono stati sospesi.
Nessuna proporzionalità.
Siamo esterrefatti. La Provincia nel caso analogo aveva applicato criteri di proporzionalità e ci si augurava che lo stesso avrebbe fatto la Regione Toscana.

E’ la stessa regione che fa le manifestazioni per difendere dal licenziamento, i lavoratori di imprese private?
E’ la stessa regione che in altri casi difende i “diritti essenziali della persona umana” e denuncia la “violazione dei parametri costituzionali”?
Sarebbe questa la GIUSTIZIA e la LEGALITA’? Sarebbe che chi fa infinitesime violazioni perde il posto di lavoro mentre altri “lavoratori” non hanno nessun obbligo di orario?
Sarebbe questa la costruzione di una pubblica amministrazione che funziona? Punire i lavoratori per fatti irrilevanti, diventati reati per leggi inique e di classe (di classe perché le classi dirigenti non devono rispettare regole e le regole sono sempre a loro favore, a meno che…si lotti davvero!)?
La giustizia è altrove.

Dobbiamo chiedere subito conto di questo al presidente e alla giunta.
Dobbiamo difendere i diritti dei lavoratori della regione toscana.

I licenziamenti devono essere ritirati.

Marvi Maggio – Cobas Regione Toscana