Un risultato elettorale che vede il nostro consenso pesantemente ridotto, pur mantenendo al COBAS il collocamento come II sindacato aziendale, e ci costringerà ad una presenza costante e ben visibile in tutte le occasioni .
Ci sarà bisogno di un rilancio di autonoma attività e di nuova iniziativa. Il primo obbiettivo che ci proponiamo è quello di mantenere un ruolo di rappresentanza reale e significativa alla RSU e la democrazia sindacale delle sue componenti.
In questo ci conforta l’alta partecipazione al voto, che probabilmente è stata anche stimolata dalla necessità di schierarsi prendendo posizione nel sempre più difficile rapporto tra rappresentanze dei lavoratori (ma siamo sicuri che schierarsi all’interno della rappresentanza confederale sia davvero apportatore di maggiori tutele e maggiori diritti?).
Il COBAS vive anche un passaggio di ricambio generazionale reso molto difficile dall’assenza di prerogative e diritti sindacali che garantiscano la possibilità di partecipazione attiva degli iscritti e simpatizzanti.
E’ possibile che molti abbiano letto la rinuncia alla candidatura di alcune figure trainanti del nostro sindacato e prima fra tutti quella di Massimo Cervelli come riduzione dell’impegno individuale e sindacale, ma in realtà è vero il contrario: la scelta di non ricandidarsi è volta a favorire il ricambio, a cercare azioni propositive che portino idee e forza vitale e non diremo ancora grazie a Massimo perchè la sua esperienza e capacità sarà ancora a fianco del nostro impegno.
Non dimentichiamoci che gli ultimi due anni hanno trasformato le relazioni sindacali nell’assenza di relazioni, nell’assenza dei diritti e nell’inconsistenza delle rivendicazioni e le RSU che hanno resistito (come la nostra) sono apparse assolutamente private della capacità di proposta, vittime del regime di imposta proroga dei rappresentanti elettivi e costrette a convivere con attacchi inimmaginabili alle condizioni di lavoro e di vita.
Per la nuova RSU si prospettano anni di lavoro difficilissimi. Le tutele, i diritti, le condizioni di vita e di lavoro sono di nuovo da riconquistare. Ancora una volta dovremo agire contro privilegi sempre più radicati e contro l’iniquità diffusa e soprattutto contro l’assoluta assenza di nuove risorse economiche e la certa contrazione del valore di quelle presenti.
Chiameremo al confronto tutte le rappresentanze sindacali, vigileremo sulla correttezza e la coerenza dei comportamenti. Pretenderemo risposte chiare e trasparenti da tutti.
Le pretenderemo anche all’interno delle rappresentanze sindacali di base su scelte nazionali che necessitano di maggiore confronto democratico e il superamento di divisioni incomprensibili ai lavoratori.
Intanto la nostra prima iniziativa sarà quella di riportare le priorità dei lavoratori ad essere priorità dei tavoli di confronto.
Prima di parlare di RIORGANIZZAZIONE, di P.O, noi ripartiremo da qui:
MENSE E PUNTI RISTORO PER TUTTI, SUBITO!
TICKET AGGIORNATI, SUBITO!
INIZIATIVE IMMEDIATE PER IL CONTENIMENTO DEI COSTI DI TRASPORTO CASA-LAVORO!
SEDI E SERVIZI MIGLIORATI PER TUTTI I LAVORATORI!
INTERVENTI DELLA REGIONE PER TARIFFE AGEVOLATE NEI SERVIZI: TELEFONIA, BANCHE, ASSICURAZIONI
NO AI Â SISTEMI DI VALUTAZIONE BASATI SULLA DISCREZIONALITA’ E LORO REVOCA IMMEDIATA
BOICOTTIAMO GLI O.I.V. E DENUNCIAMO LA SPESA PER QUESTI ORGANISMI INUTILI, FATTI PER PAGARE LAUTE PREBENDE
VALORIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DEL LAVORO PUBBLICO
TUTELA DEI DIRITTI DI TUTTI I LAVORATORI CONTRO OGNI FORMA DI PRECARIATO
Diciamo grazie a chi ci ha dato e ci dà una mano e gli chiediamo di continuare a sostenere la RSU e i nostri eletti giorno per giorno .